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A LANZO UNA PANCHINA LILLA PER I DCA

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“…Il gesto di offrire una sedia è importante…equivale ad offrire una tregua a ciò che tormenta…” 

(tratto da “La forza delle formiche. Disturbi alimentari: l’esperienza di un modello che cura” di Mari Ela Panzeca)

 

 

 

Le rappresentanti dell’associazione con la panchina “incartata”

Il Presidente di In Punta di Cuore Gianluigi Berta, la dottoressa Mari Ela Panzeca (Responsabile del Centro DCA di Lanzo),  il Direttore Amministrativo dell’ASL TO4 Michele Colasanto, la sindaca di Lanzo Tina Assalto, il Commissario dell’ALS TO4 Luigi Vercellino

I partecipanti alla posa della panchina lilla

Il logo dell’associazione In Punta di Cuore

 

 

 

 

LorellaA LANZO UNA PANCHINA LILLA PER I DCA
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TESSERAMENTO 2021

TESSERAMENTO 2021

Sono aperte le iscrizioni all’anno sociale 2021.
Quest’anno più che mai sarà fondamentale sostenere l’associazione con le quote associative che per noi rappresentano non solo un’entrata economica importante ma anche una sorta di segnale d’approvazione nei confronti di quello che è stato fatto nel 2020.
Il restyling del sito e l’adeguamento del sito alla normativa sulla privacy sono stati interventi necessari per continuare a promuovere e diffondere il nostro messaggio e le nostre iniziative.
L’impegno del Consiglio Direttivo sarà quello di incrementare questi strumenti cercando sempre più il dialogo e il supporto dei Soci.
Ricordiamo ai Soci già iscritti ma non ancora registrati sul nuovo sito che le credenziali vecchie non sono più valide per cui è necessario compilare ex novo il form di iscrizione.
Per associarvi procedete qui .
Vi aspettiamo.
LorellaTESSERAMENTO 2021
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I MEDICI E I GENITORI: L’ALLEANZA SALVA I GIOVANI DALLA BULIMIA

LA STAMPA 24 APRILE 2019

GIANNI GIACOMINO

Cinque anni fa nell’ex Mauriziano di Lanzo apriva un centro per la prevenzione e la cura dei disturbi del comportamento alimentare .Era un progetto  dell’Asl To 4 di Ciriè, Chivasso e Ivrea che confermava un’intuizione vincente per contrastare quello che è diventato un allarme sociale. I dati ? Ogni anno 102 persone su 100mila si ammalano di anoressia nervosa e 438 su 100 mila di bulimia. E a Lanzo arrivano pazienti da tutto il Piemonte per incontrare l’équipe multidisciplinare (psichiatri, psicologi, nutrizionisti e dietologi) coordinata dalla dottoressa Mari Ela Panzeca. Nel 2018 sono state effettuate 3705 visite, sono stati trattati 40 nuovi casi e «dimessi» 35 pazienti. In tutto le persone seguite presso il centro– quasi tutte giovani – insieme alle loro famiglie sono 339.

 

“ACCOGLIENZA E RISPETTO”

Le mamme e i papà si sono uniti in un’associazione «In punta di cuore», che oggi conta 140 soci. Periodicamente si ritrovano per conoscersi, discutere, confrontarsi, analizzare le loro ansie e raccontare le loro speranze. Arrivano da tutto il Piemonte. «Perché – dice una di loro – qui a Lanzo abbiamo trovato accoglienza e rispetto, non qualcuno subito pronto a dare la colpa a noi e ad un eventuale rapporto conflittuale con i nostri figli. Qui non ci sentiamo più soli e siamo seguiti da professionisti preparati e formati nel loro settore che, verso di noi, hanno una disponibilità incredibile. In Piemonte ci sono altri centri per i disturbi del comportamento alimentare ma la gran parte di questi non è adeguata e rispondente alle direttive del ministero».

 

EVITARE LA PSICHIATRIA

Sono tante storie che si intrecciano. C’è chi dopo due anni di calvario a fianco della figlia vede la fine del tunnel chi, oltre alle cure ospedaliere, ha speso 15-20 mila euro di tasca propria in consulenze di specialisti e anche chi la battaglia l’ha persa e ha deciso di continuare ad impegnarsi per gli altri ragazzi sofferenti. “Il nostro obiettivo è che i giovani non finiscano nei reparti psichiatrici perché può rappresentare un grande trauma – dicono – senza tenere conto dei costi per la collettività dell’ospedalizzazione che, per noi, rappresenta l’ultimo livello di cura al quale si auspica di non arrivare perchè la malattia va presa agli esordi”.

«Il vero problema è che manca una politica regionale concreta in questo ambito, manca un controllo dei risultati in termini di efficacia ed efficienza dei vari centri– riflette Gianluigi Berta, il presidente di “In punta di cuore” – Come associazione chiediamo quei livelli di cura indicati dalle linee guida ministeriali a partire dagli ambulatori territoriali multidisciplinari come quello di Lanzo e che la Regione si faccia carico di progettare un percorso fruibile a tutti. Le famiglie devono sapere dove andare. Noi abbiamo chiesto risposte alle istituzioni, ma abbiamo ricevuto solo sorrisi e pacche sulle spalle». Ancora: «I disturbi del comportamento alimentare andrebbero contrastati agli esordi. Si eviterebbero lunghi ricoveri e comunità. Ricordiamo che il Piemonte non ha centri residenziali riservati a queste patologie, ma solo comunità psichiatriche dalle quali i giovani escono devastati, imbottiti di psicofarmaci. Abbiamo la sgradita sensazione che non si voglia investire nel benessere dei nostri giovani. È assurdo chiedere di essere curati adeguatamente e dignitosamente?».

MonicaI MEDICI E I GENITORI: L’ALLEANZA SALVA I GIOVANI DALLA BULIMIA
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SPORTELLO DI ASCOLTO

Da giovedì 13 Settembre, presso il Centro DCA di Lanzo, riprende l’attività dello SPORTELLO DI ASCOLTO rivolto alle famiglie. Chi fosse interessato può contattare l’Associazione al numero 370-3310793 o inviare una mail all’indirizzo info@inpuntadicuore.it.

adminSPORTELLO DI ASCOLTO
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Disturbi alimentazione, codice lilla in pronto soccorso

codice lilla per mandarli dove? dove verranno inviati questi casi diagnosticati vista la carenza di centri dedicati alla cura dei DCA?

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Disturbi dell’alimentazione, i nuovi documenti prodotti dal Tavolo di lavoro ministeriale
adminDisturbi alimentazione, codice lilla in pronto soccorso
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