Latest News

Repubblica.it.Genova – Un fiocchetto lilla per legare alla vita ragazze e ragazzi con l’incubo del cibo.

Domani in tutta Italia la giornata “Mi nutro di vita” nel ricordo di Giulia, diciassettenne genovese

Un fiocchetto lilla per legare alla vita ragazze e ragazzi con l’incubo del cibo
Domani in tutta Italia la giornata “Mi nutro di vita” nel ricordo di Giulia, diciassettenne genovese
ERICA MANNA
DOMANI tutta l’Italia si colorerà di lilla. Da Torino a Catania, oltre sessanta città coinvolte per combattere insieme i disturbi alimentari. Domani, il 15 marzo: una giornata nazionale per “capire — prevenire — aiutare”, punto di partenza degli incontri organizzati su tutto il territorio. Il 15 marzo è il giorno di Giulia. Nasce così, infatti, questa giornata: per ricordare lei, una ragazzina genovese di 17 anni che se n’è andata proprio quel giorno di quattro anni fa. «Tutto nasce dalla nostra storia tragica, che mi accomuna a quelle di tanti altri genitori» racconta Stefano Tavilla, papà di Giulia e fondatore dell’associazione Mi Nutro di Vita, che ha promosso il Fiocchetto Lilla rifacendosi alla settimana “pervinca” contro i disturbi alimentari che esiste in America, un appuntamento partito da Genova e diventato nazionale, alla quarta edizione «Dal mio percorso di genitore durante la malattia: ho visto tante mancanze strutturali, tante famiglie soffrire – precisa – Ma la cosa più inaccettabile è il fatto che Giulia era in lista d’attesa. Sì, perché dopo aver raggiunto la consapevolezza di essere malata, ci siamo scontrati con il deficit sanitario che c’è in Italia su queste patologie. Abbiamo dovuto aspettare quaranta giorni, per avere un incontro in una struttura convenzionata, in Veneto. Qui Giulia è stata giudicata idonea a essere ospitata, e messa in lista d’attesa. Quando se n’è andata, era ancora in lista. In Italia, infatti, ci sono una quindicina di strutture pubbliche specializzate. Con un massimo di 20 posti letto ciascuna». E tre milioni di soggetti con disturbi alimentari, con 8.500 nuovi casi ogni anno. Senza contare quelli sommersi.
Inizia da qui, la battaglia di Stefano: perché se «Giulia non ce l’ha fatta, non devono esserci altri ragazzi come lei: bisogna fare prevenzione». Domani alle 15.30almuseodiSant’Agostino di piazza Sarzano ci sarà la premiazione del concorso letterario nazionale “Mi nutro di parole”, promosso da Mi nutro di vita. Una giornata realizzata con Consult@noi e Aics e il patrocinio della Regione Liguria: durante la quale si confronteranno Concetta De Salvo, direttore sanitario della “Casa della salute” di Brusson, Emilia Marasco, docente di scrittura creativa all’Accademia Ligustica, Ilaria Caprioglio, scrittrice e vicepresidente di Mi nutro di vita, e la giornalista Rosanna Piturru. Per raccontare un mondo in cui anoressia e bulimia sono le patologie più diffuse, insieme al binge eating disorder, un disturbo caratterizzato da abbuffate compulsive. Una piaga, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita: i disturbi del comportamento alimentare, infatti, sono la seconda causa di morte per le adolescenti dopo gli incidenti stradali. Proprio per questo la prevenzione è fondamentale. «Lavoriamo sempre più nelle scuole — spiega Stefano Tavilla — i nostri volontari vanno a parlare con i giovani, insieme a

un medico e a qualcuno che racconti la propria esperienza ». Poi, c’è Internet. «Mi nutro di vita è anche un blog — spiega — un modo per aprirsi, grazie all’anonimato ». I sintomi dei disturbi alimentari, infatti, oggi si manifestano sempre prima: già tra gli 8 e i 12 anni. In ragazze ancora più giovani di Giulia, che come lei rischiano di non fare in tempo a diventare grandi.

adminRepubblica.it.Genova – Un fiocchetto lilla per legare alla vita ragazze e ragazzi con l’incubo del cibo.